Torta con cioccolato e uvetta

Si era capito che adoro preparare dolci? Questo l'ho sfornato venerdì sera per degli amici.
Uvetta e cioccolato fondente possono essere sostituiti, a seconda dei gusti, con cioccolato di altro tipo, frutta candita, frutta secca: tutti ingredienti che durante l'inverno è facile avere in casa.

Per una torta di 26 cm: sbattere 4 uova con 150 gr. di zucchero e lavorarle finché saranno ben spumose, quindi unire (sempre mescolando con le fruste) 300 gr. di farina, 150 gr. di burro fuso, 1 bustina di lievito, 1 pizzico di sale, infine 50 gr. di cioccolato fondente grattugiato, 50 gr. di uvetta sultanina, 2 cucchiai di uvetta sotto grappa + 2 cucchiai della medesima grappa.
Cuocere per 40-45 minuti in forno preriscaldato a 180°, far raffreddare su una gratella e cospargere di zucchero a velo.

Marmellata di pomodori verdi

E' un peccato non usare i pomodori verdi che adesso restano sulle piante e, data la stagione ormai avanzata, non giungono a maturazione. Questa marmellata è perfetta per accompagnare i formaggi di capra e pecora.
Come procedere: prendere un kg di pomodori verdi, tagliarli a pezzetti e metterli a macerare, in una casseruola d'acciaio, per 24 ore con 500 gr. di zucchero e 1 lime tagliato a fettine sottili (in mancanza si possono usare il succo e la buccia di un bel limone naturale). Trascorso questo tempo, trasferire la casseruola sul fuoco e cominciare a cuocere la marmellata. Dopo 25-30 minuti passarla al passaverdura con i fori sottili, quindi rimetterla sul fuoco, far raggiungere la giusta densità ed invasare a caldo.

Pasta e fagioli della nonna

Gli ultimi fagioli freschi, il radicchio di Treviso (per ora il precoce, tra qualche giorno arriva il tardivo), la pasta fatta in casa…
La pasta e fagioli nutre, riscalda, mette di buon umore. Ed è BUONA, BUONA, BUONA…
Dal punto di vista strettamente nutrizionale, c’è tutto quello di cui abbiamo bisogno: i legumi forniscono proteine, che si combinano con quelle della pasta, a sua volta apportatrice di carboidrati, poi ci sono le vitamine e gli antiossidanti del radicchio fresco, le fibre contenute in tutti gli ingredienti (fagioli, farina integrale, verdure), e ancora le spezie e le erbe aromatiche, veri e propri farmaci naturali.
Dal lato emotivo… una minestra calda significa senso di protezione, di benessere profondo, di coccole…
Mia nonna la preparava con così tanti fagioli che il cucchiaio poteva rimanere in piedi da solo, nel mezzo del piatto! Questa è la versione che tutti in casa abbiamo appreso da lei, deliziosamente profumata di spezie ed erbe aromatiche.

Ingredienti per 6 persone:
500 gr. di fagioli borlotti freschi sgranati (o 250 gr. se si utilizzano fagioli secchi), 1 carota, 1 costa di sedano, 1 cipolla, 1 mazzetto di prezzemolo, 4 foglie di salvia 1 ciuffo di rosmarino, 2 chiodi di garofano, 1/2 stecca di cannella, sale e pepe.
Inoltre: 300 gr. di pasta fatta in casa, 1 cespo di radicchio di Treviso, olio extravergine d’oliva.

Per la pasta: amalgamare 300 gr. di farina integrale di frumento, 3 pizzichi di sale e acqua sufficiente per ottenere un impasto ben sodo, lavorarlo con le mani per 15 minuti e far riposare al fresco per ½ ora. Ricavare il formato di pasta preferito: in Veneto, tradizionalmente, si usano le tiràche (tagliatelle molto larghe), oppure i bigoli (se si dispone dell’apposito torchio).

Pulire le verdure, “chiodare” la cipolla con i chiodi di garofano, poi metterle in una casseruola insieme ai fagioli, al prezzemolo e agli altri aromi, coprire con acqua fredda e portare a bollore, a questo punto abbassare la fiamma e continuare la cottura per due ore.
Nel frattempo, lavare il radicchio, tagliarlo a listarelle di ½ centimetro e tenerlo da parte.
Passare la minestra al passaverdura (eliminando prima i chiodi di garofano e la cannella), aggiungere acqua se risultasse troppo densa, salare, pepare e riportare a bollore. Cuocervi dentro la pasta.
Disporre in ciascun piatto un mestolo abbondante di minestra, un pugno di radicchio, condire con un giro di olio extravergine d’oliva crudo e servire.

Crema di patate e mele cotogne

La mela cotogna è uno dei frutti di stagione. Il suo profumo è talmente invitante... perché usarla solo nei dolci?

Ingredienti per 6 persone:
4 patate grosse a pasta gialla, 2 mele cotogne, 2 scalogni, ½ litro di brodo vegetale, olio extravergine di oliva, macis in polvere, sale.
Per guarnire:
mela essiccata (1 fetta per ogni commensale), pepe rosa.

Affettare sottilmente gli scalogni e farli appassire in poco olio, finché risulteranno trasparenti (non devono scurire). Sbucciare, tagliare a dadini le patate e rosolarle nello scalogno; sbucciare e pulire le mele cotogne, tagliarle a spicchi, unirle alle patate (senza farle rosolare), coprire con il brodo e cuocere per 30 minuti. Raffreddare leggermente e passare al mixer (meglio quello ad immersione). Rimettere sul fuoco e cuocere ancora per qualche minuto. Aggiustare di sale, profumare con il macis e versare nei piatti. Guarnire con una fetta di mela essiccata e qualche grano di pepe rosa al centro.

Ciambella tradizionale

Sono le nove di sera, quindi c'è ancora tutto il tempo per preparare questa super ciambella per colazione...

Per 8-10 persone
Accendere il forno a 180°.
Rompere 4 uova in una terrina, unire 300 gr. di zucchero e sbattere fino a farle montare bene. Sempre mescolando, unire 300 gr. di farina, 100 gr. di fecola di patate, 1 bustina di lievito, 1 punta di coltello di vaniglia (in mancanza usare 1 bustina di vanillina... ma non è la stessa cosa!), la scorza grattugiata di 1 limone, 1 bicchiere di latte, 1 bicchiere di olio di semi.
Ungere ed infarinare uno stampo a ciambella, versarvi l'impasto, infornare e cuocere per 40-45 minuti (verificare la cottura con il metodo dello stecchino). Far raffreddare nello stampo.
Perfetta da inzuppare nel caffelatte!

Marmellata di mele alla lavanda

Preparata durante l'estate, questa marmellata si comincia a gustare proprio adesso, con l'arrivo del freddo.

Ingredienti per 4 vasetti da 250 gr: 1,200 kg di mele (meglio se selvatiche), 500 gr di zucchero, 2 limoni, 8 rametti di lavanda.

Sbucciare le mele, togliere i torsoli e tagliarle a spicchi. In una casseruola d’acciaio cuocerle con il succo di limone, quando sono morbide aggiungere lo zucchero, mescolare e riprendere la cottura, fino al raggiungimento della consistenza desiderata.
Lavare ed asciugare i rametti di lavanda, porne due sul fondo di ciascun vasetto, versare la marmellata bollente, chiudere con le capsule, capovolgere i vasi sul piano di lavoro e girarli quando sono freddi. Attendere un paio di mesi prima di consumare.

Torta soffice alla crema di limone

Un dolce leggerissimo, perfetto dopo un menù a base di pesce, e in generale dopo un pranzo importante.

Per 8-10 persone
Preparare la torta-base: in una ciotola montare 4 tuorli con 4 cucchiai di acqua calda, finché saranno spumosi, proseguire unendo 190 gr. di zucchero, 100 gr. di farina tipo 00, 70 gr. di fecola, 1 bustina di lievito per dolci e la scorza grattugiata di un limone. In un'altra ciotola montare a neve 4 albumi, quindi unirli all'impasto preparato. Infornare a 180° per 30 minuti (nel frono preriscaldato). Far raffreddare su una gratella.

Mentre la torta cuoce, preparare la crema: fare uno sciroppo sciogliendo 100 gr. di zucchero in 3 dl d'acqua, profumare con la scorza grattugiata di 1 limone; stemperare 40 gr. di maizena nel succo di 2 limoni, unire allo sciroppo e far bollire per pochi minuti, finchè comincerà ad addensare. Mescolare bene perché la crema resti liscia e farla raffreddare in frigorifero.

Allestimento del dolce: tagliare la torta a metà. Tagliare anche la crosta superiore, sbriciolarla (lavorarla con zucchero a velo per ottenere delle briciole piuttosto asciutte) e tenerla da parte per decorare. Spalmare due terzi della crema sul primo disco di pasta, coprire con il secondo disco e spalmare la crema rimanente, quindi ricoprire con le briciole. Spolverare con zucchero a velo solo prima di servire.