Torta di ricotta e amaretti di Michela


Michela è una delle due maestre di Francesco ed è una bravissima cuoca. La nostra scuola materna è attrezzata con un laboratorio di cucina, dove il giovedì mattina i bambini (in questo caso sono "medi", età 4-5 anni) vanno a "mettere le mani in pasta", sotto la sua guida.
Dall'inizio dell'anno hanno sfornato tante prelibatezze: ciambelle e ciambelline, "san martini" (guai a chi pensa male, introdurre le giovani generazioni all'alcool non fa parte dei programmi scolastici... è solo il plurale di "san martino", il dolce che qui si prepara per l'omonima festa), biscotti natalizi, frittelle, pizze...
Qualche tempo fa, Michela mi ha passato la ricetta di questa torta, che come al solito non avevo avuto il tempo di provare subito. Domenica mattina l'ho finalmente preparata: è facile, veloce e davvero buo-nis-si-ma!


Per una tortiera da 26 cm:

Amalgamare 1 uovo intero con 100 gr. di zucchero, aggiungere 100 gr. di burro fuso e leggermente raffreddato, 50 gr. di latte, 1 bicchierino di rhum (o una fialetta), 1 pizzico di sale e 1/2 stecca (il contenuto) di vaniglia bourbon (o 1 bustina di vanillina). Per ultima aggiungere 200 gr. di farina, setacciata con 1/2 bustina di lievito per dolci. Stendere in composto nella tortiera imburrata e infarinata (o foderata di carta da forno).

A parte montare 1 uovo intero con altri 100 gr. di zucchero, unire 250 gr. di ricotta e 200 gr. di amaretti sbriciolati, lavorando il tutto a crema. Versare poi sul primo composto e cospargere con 50 gr. di mandorle tritate grossolanamente.
Cuocere per 1 ora in forno a 180°, sfornare, far raffreddare e cospargere di zucchero a velo.

(L'occhio attento noterà che al centro la torta è più alta, colpa del mio forno che ha la porta rotta e che quindi qualche volta mi riserva delle sorprese...).